Peter Pan tra le pagine #11

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Anche oggi ho rispolverato tre libri dalla mia libreria, tanti ricordi, e un po’ di nostalgia per condividerli con voi ❤

Peter Pan 2

Il mistero del cane.jpgTitolo: Il mistero del cane
Autore: Mario Lodi
Editore: Giunti
Data uscita: 1989
Pagine: 93
Trama: Il mistero del cane, commovente racconto autobiografico di Mario Lodi, ambientato in un passato rurale in cui i bambini portavano i calzoni corti, racconta l’intesa fra bambini e animali, che travalica a volte le norme imposte dalla logica degli adulti. La notte di Natale due fratellini trovano in un fosso un cane ferito: è stato investito e respira appena. L’amico Paolino offre al cane un riparo nella stalla di casa, ma lo zio veterinario della piccola Rossella scuote la testa: l’animale è conciato male, probabilmente non passerà la notte. I bambini sperano in un miracolo…
Età: 8/10 anni
Opinione personale: Ho letto Il mistero del cane durante un indefinito anno scolastico alle elementari insieme alla mia classe: ogni settimana leggevamo un capitolo. Inutile dire che da appena acquistato non avevo resistito alla tentazione di leggerlo. Oggi ricordo il mio stupore dopo averlo finito, per il modo in cui lo avevo erroneamente sottovalutato e ridotto a libro di scuola, trovandolo invece poi molto piacevole. Come ricordo di quell’anno di elementari resta il nome scritto sulla prima pagina e belle descrizioni sottolineate (sotto indicazione della maestra). Le immagini e gli ambienti evocano altri tempi, di metà Novecento, ma resta attuale e bellissima per ogni bambino quella magia nel rapporto tra i protagonisti e Febo, un migliore amico che ogni piccolo lettore sognerebbe. Ancora oggi ricordo il finale (piccoli particolari che emergono in un mare di pagine), e ricordo che mi piacque e mi lasciò contenta. Credo che oggi non mi piacerebbe un epilogo del genere, ma nella mia testa da bambina, evidentemente, era un ottimo felici e contenti.

Storia di IqbalTitolo: Storia di Iqbal
Autore: Francesco D’Adamo
Editore: Salani
Data uscita: 2009
Pagine: 141
Trama: La storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria, in cambio del prestito di 26 dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall’alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizioni disumane, come milioni di altri bambini nei paesi più poveri del mondo, Iqbal troverà la forza di ribellarsi, di far arrestare il suo padrone, di denunciare la “mafia dei tappeti”, contribuendo alla liberazione di centinaia di altri piccoli schiavi.
Età: da 12 anni
Opinione personale: Credo di aver parlato già di questo libro in occasione di qualche tag: anche questo appartiene alle letture fatte con la scuola, ma in terza media. Si tratta della storia vera di Iqbal e della sua esperienza da bambino sfruttato nella tessitura dei tappeti pakistani, e di altri bambini con cui lui condivide questa non-infanzia dolorosa. Credo che l’autore sia stato in grado di trattare un tema delicato e difficile in un modo bellissimo e di portarlo alla comprensione anche dei più piccoli che magari non hanno ancora gli strumenti per comprendere le difficili condizioni di vita di loro coetanei nel mondo o la preziosità dell’infanzia. Molto spesso penso di dover rileggere questo volume, che non ricordo purtroppo abbastanza bene: mi è rimasto qualche episodio, e un enorme impatto generale, il nome di Fatima, perché anche una mia compagna di classe si chiamava così, e quell’affetto puro che Iqbal provava per lei, in netto contrasto con tutto quello che c’era intorno, e un breve epilogo sconvolgente, che ricordo di aver letto più e più volte nel corso degli anni.

Extraterrestre alla pari.jpgTitolo: Extraterrestre alla pari
Autore: Bianca Pitzorno
Editore: Einaudi Ragazzi
Data uscita: 1979
Pagine: 141
Trama: In casa olivieri c’è un ospite eccezionale: Mo, un bambino del pianeta Deneb. Bambino o bambina? La piccola differenza tra terrestri e denebiani, infatti, è che non si scopre il loro sesso prima dei vent’anni! Ma questa piccola differenza crea grandi difficoltà: pare che, sulla terra, essere maschi o femmine determini ogni aspetto della vita, anche di quella dei piccoli… In questo romanzo, capace a un tempo di far ridere e far pensare, Bianca Pitzorno mostra quante contraddizioni e quanti pregiudizi si annidano nell’educazione delle bambine e dei bambini, e quante volte sia difficile scegliere ciò che si vuole diventare quando tutti ti dicono chi sei.
Età: dai 10 anni
Opinione personale: Questo è solo uno dei tanti titoli della mia infanzia scritti da Bianca Pitzorno. Di un paio ve ne ho già parlato, di altri ve ne parlerò. In questo in particolare l’autrice sfrutta l’espediente di un extraterrestre, estraneo/a perciò totalmente al nostro mondo e alle nostre convenzioni, per affrontare il divario tra l’essere maschio o femmina, sin da bambino/a. Negli anni settante questo divario poteva essere più profondo, ma a ben vedere oggi è ancora più consolidato nelle tradizioni e nelle usanze, pur risultando, in un certo qual modo, meno discriminatorio.Al problema sociale, si unisce quello individuale, delle trappole alle quali il nostro genere ci costringe, sempre di grande attualità, e anzi sempre più di grande attualità. La componente riflessiva importante è accompagnata come sempre da una dose di fantasia enorme, legata alle usanze extraterrestri, e ad una trama di quelle che ti fanno innamorare. Credo che sia uno dei libri più complessi eppure semplici da regalare ad un bambino. Uno spunto di riflessione e di emozione insieme.

4 commenti Aggiungi il tuo

    1. Grazie mille, passo subito da te:)

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  1. Ausel ha detto:

    Che bello “Il mistero del cane”! Lo lessi anche io alle elementari, trovato in allegato a un libro per le vacanze. Per tutti questi anni ho avuto in mente la copertina (che secondo me ha un non so che di affascinante, con quella foto così d’antan) e l intrigante mistero che c’è sotto. A causa di un trasferimento è stato regalato assieme ad altri libri a un ospedale, ma un mese fa l’ho ritrovato in una libreria e dall’alto dei miei 19 anni ho deciso di ricomprarlo XD. Inutile specificare che l’ho riletto in un’ora e sono più che d’accordo con te sul finale. Secondo te che gli è successo? È morto o l’avrà preso il guardiacaccia?

    Di Iqbal non ho letto il libro ma ho visto il film, alle medie pure io! 🙂

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    1. Bellissimo trovare qualcuno che abbia legato allo stesso libro dei bei ricordi!
      Sì, anche io ho un debole per la copertina, in effetti. E il finale, non ne ho idea…anche se punterei sul guardiacaccia!
      Mi hai messo la curiosità di vedere il film di Iqbal, grazie! E grazie per essere passata! 🙂

      Piace a 1 persona

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